La domanda che non invecchia mai, questa domanda mi ha perseguitato sin da quando ero alla materna, Mia mamma mi chiedeva che elementari volessi fare, poi mi ha chiesto delle medie e infine mi ha chiesto che superiori volessi fare. Dopo qualche dubbio, test di orientamento e open-day avevo già le mie 3 scelte:

  1. ITE Tosi RELAZIONI INTERNAZIONALI DEL MARKETING
  2. ITIS Facchinetti MECCANICA E MECCATRONICA
  3. Liceo Candiani ARCHITETTURA

Il giorno delle iscrizioni io non ero a casa, quindi non sono riuscita ad assistere mio padre, allora mi ha iscritta lui, senza nessun aiuto. Io lo avrei ringraziato, se solo non avesse sbagliato a fare l’iscrizione. Mio padre anziché iscrivermi alle scuole che gli avevo chiesto, mi ha iscritta 3 volte al Tosi in 3 indirizzi diversi (AFM, RIM e TUR). Però lo ringrazio, perché almeno adesso sono in una delle scuole a cui volevo iscrivermi.

Questo articolo lo vorrei dedicare a mio padre. Questa frase la sento troppo spesso, ho cominciato a sentirla quando ho cominciato la 3 media, quando ho cominciato a prendere brutti voti, con le brutte compagnie, a uscire nei posti sbagliati, eccetera. Io voglio bene a mio padre e io so che lui ne vuole a me, ma a volte son così testarda che non mi rendo conto di quanto lo riesca a far arrabbiare.

“Sei sempre stata una di quelle bambine che non si fermano mai” questa è la frase che mi diceva sempre la mia nonna materna quando la andavo a visitare con mia madre. Non so se sono nella posizione da poter dire che sia vero, principalmente perché non lo so e in più perché a me è sempre sembrato tutto normale. Poi, pian piano che cresco, ho cominciato a capire cosa intendevano gli altri.

Mi piace quasi tutto, mi piace disegnare, leggere, cucinare (ma solo quando non c’è nessuno in cucina con me): Mi piace anche esplorare nuove esperienze, hobby o posti, insomma, mi piace uscire dalla mia “comfort zone”. Ma queste esperienze non mi piace farle da sole, ci deve essere almeno una persona al mio fianco, che sia un amico, un parente, uno dei miei genitori, non importa.

Io mi chiamo Rianne Kristine Pangilinan, per gli amici o “Riri” o “Kri” (dipende dalla persona).

Sono nata il 18 luglio 2009 a Milano; ho vissuto a Loreto per almeno 4 anni, sono stati periodi difficili, ma troppo belli da dimenticare…

I miei genitori, dopo la mia nascita, decisero di prendere un trilocale a Quarto Oggiaro, un posto interpretato male, dove c’è chi dice che è un posto pieno di drogati, ladri, carcerati, eccetera e dopo qualche anno tornammo dai miei nonni a Loreto. Ce ne andammo definitivamente da Milano al mio compleanno, il 18 luglio 2013.

Adesso ho 16 anni, 3 fratelli, un cane e un sacco di amici che mi stanno molto a cuore.